La proposta progettuale muove dalla necessità di riqualificare la villa comunale esistente, rendendola accessibile a tutti e creando dei nuovi spazi in linea con le richieste di sostenibilità. Si è osservata una distinzione delle diverse parti, le quali sembrano non dialogare l’una con l’altra: le aiuole, il parco giochi, l’area centrale circolare con le aiuole dalla forma a spicchi e l’area degli spalti sembrano seguire ognuna una propria linea progettuale e non essere in relazione con le altre.

Per questo il primo intervento ipotizzato è la realizzazione di un elemento unico, che unisca tutte le diverse aree e sia una sorta di filo conduttore del progetto. Il Fil Rouge diventa così, a seconda dei diversi spazi, un percorso a terra, un arredo urbano o una vera e propria struttura: ad esempio prende forma nei due portali che fungono simbolicamente da ingresso al parco, uno tra le aiuole lungo Via Consoli, subito dopo il quale si può accedere al parco giochi, l’altro su Via Assisi, dove viene demolito il portale esistente e sostituito con una soluzione contemporanea.

L’area giochi viene ampliata con l’eliminazione del cordolo e l’installazione di una struttura metallica circolare sulla quale vengono collocati dei giochi nuovi: palestrina, parete per arrampicata, panchine per i genitori e giochi inclusivi quali pannelli sensoriali mentre al centro dell’area vengono ricollocati i giochi preesistenti in buono stato di conservazione.

Un altro elemento importante nell’arredo del parco sono i Desk informativi sui quali vengono riportati codici QR che forniscono informazioni sulla villa, sulle specie arboree presenti e sulla città. Questi elementi fungono anche da sede per i cestini della spazzatura o stazioni di ricarica per smartphone ad energia solare.

Gli spalti dell’anfiteatro subiscono una rilevante trasformazione: vengono demoliti quelli esistenti per lasciare spazio a delle strutture nuove, più ampie nelle dimensioni passando da circa 190 posti a sedere attuali ai circa 270 di progetto. Gli spalti hanno ora una conformazione concentrica rispetto al piccolo palco scenico che hanno di fronte. Si prevede di affidare la realizzazione di pitture sull’alzata dei gradoni; la scelta del soggetto viene attribuita all’artista affidatario, mentre il tema richiesto è sempre relativo agli elementi caratterizzanti della città di Trecastagni.

Tutta la struttura in calcestruzzo degli spalti viene sormontata da una doppia copertura in acciaio molto leggera che garantisce ombra e riparo a tutto l’ingombro delle sedute. Si tratta di due vele: una più piccola ed alta sostenuta da due setti in acciaio, uno dei quali ingloba la porta d’ingresso al locale tecnico sul retro dell’anfiteatro e un’altra di maggiori dimensioni (con pannelli fotovoltaici) con tre sostegni, uno dei quali ingloba un ascensore che consente l’accesso al piano dei servizi igienici anche a chi presenta disabilità. I bagni, assieme al locale tecnico, sono collocati in un piccolo edificio interamente ricostruito posto sul retro degli spalti.

Anche il palco viene rivisitato in pianta eliminando la siepe posta lungo il perimetro e rendendolo facilmente accessibile ed anche di una dimensione più consona ai diversi eventi. Sul retro si innalza una cortina che funge da quinta al palco e allo stesso tempo lo separa dalla fontana retrostante.
La nuova fontana viene progettata per porre al centro della scena la grande statua in pietra lavica di Antonino Torrisi, circondata da 5 zampilli verticali e dinamici che creano giochi d’acqua. Sul fondo vi è invece una cascata morbida che dalla parete scende lungo altri piani inclinati, fino a far convogliare l’acqua proprio sul retro della statua.

Per integrare a livello planimetrico la piattaforma contenente il sistema antincendio del vicino teatro comunale, la forma squadrata esistente viene inglobata in una curva che vuole riprendere proprio le forme sinuose delle aiuole del parco sostituendo la scalinata con una rampa con pendenza dell’8%. Su questa piattaforma si chiude anche il Fil Rouge del parco, con una grande seduta continua posta lungo il perimetro. Quest’area vuole diventare uno spazio dedicato alla socializzazione.
L’ultimo intervento importante nella piazza è l’eliminazione del parcheggio a raso che ora lascia spazio ad una piazza pavimentata adatta ad ospitare eventi e manifestazioni. Per questo motivo anche l’arredo progettato è interamente rimovibile: si tratta di quattro elementi in legno intersecati da fioriere in acciaio Cor-Ten che possono essere distribuiti liberamente lungo la piazza o riuniti in due blocchi più grandi da utilizzare da piccoli spalti durante gli eventi.

Si suggerisce l’integrazione nell’area pavimentata della piazza con la strada ed il marciapiede posto sul lato opposto, così da creare un ambiente unico, seppure l’area della strada viene ben delimitata dalla presenza dei corpi illuminanti.
Al di sotto dell’area della piazza viene quindi realizzato un parcheggio interrato automatizzato che si ipotizza di due piani, ma la soluzione progettuale e tecnologica adottata può soddisfare anche esigenze di volumetrie maggiori.  In totale vi sono 80 posti auto, 39 al primo piano sottoterra e 41 al secondo, circa il doppio dei posti auto attuali. L’ingresso al parcheggio viene collocato sul lato sud della piazza, in continuità con l’area del parco giochi, in un’area che garantisse abbastanza spazio per le auto che attendono l’ingresso, ma allo stesso tempo che non vi fossero interferenze con l’area esclusivamente pedonale della piazza.

L’ingresso e l’uscita vengono quindi divisi proprio per non creare ingorghi ed a seguito dello studio dei sensi di marcia delle aree confinanti si è deciso di realizzare l’ingresso da Via Consoli, così da essere immediatamente accessibile da tutte le strade che circondano l’area ed un’uscita lungo Corso Italia, con senso unico di marcia. I posti auto su Piazza A. Moro saranno dotati di n° 5 colonnine di ricarica elettrica.

L’illuminazione viene interamente riprogettata: lungo il percorso del Fil Rouge, lungo le aree verdi, vengono posti dei corpi illuminanti dell’altezza di 130 cm e che generano una luce diffusa, rendendo sicura l’area anche nelle ore notturne, ma allo stesso tempo creando un’atmosfera soffusa, adatta ad una passeggiata rilassante. Per la piazza e la strada si preferisce invece degli elementi più alti e slanciati, comunque dalle forme minimali e contemporanee, che producono un’illuminazione diretta più forte e più adatta alle funzioni stesse della piazza e della strada.

Per garantire una sostenibilità dell’intervento saranno installati 136 pannelli fotovoltaici posti sulle coperture del parcheggio e degli spalti per un totale di 55 KWh. Ad essi saranno collegati un sistema di accumulo per 40 kWh collocato all’interno del locale tecnico per l’integrazione notturne.

Per l’irrigazione delle aree verdi si prevede il riutilizzo delle acque piovane raccolte in una cisterna di circa 20 mc, posta a Nord della nuova piazza pavimentata, proprio all’interno dell’area verde che divide la villa da Via Assisi.
Attenzione particolare è stata posta nella scelta dei materiali da utilizzare: l’acciaio Cor-Ten è stato utilizzato per tutti gli elementi del Fil Rouge, come l’arredo urbano e la copertura degli spalti, grazie alla sua elevata resistenza alla corrosione atmosferica assicura una elevata durata nel tempo ed una bassa manutenzione.

Per la pavimentazione si è invece optato per una pietra locale, la pietra lavica, elemento caratteristico dell’area di Catania. Il suo colore scuro si pone in perfetto contrasto con il rosso del Cor-Ten, ma la scelta è anche dettata dalla ricerca di una maggiore sostenibilità grazie alla riduzione dei tempi e dei mezzi per il trasporto del materiale.

Località: Trecastagni (CT)
Anno: 2023
Valutazione: 2° Premio
Gruppo: Studio Sabatino

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