OXIMOROS – Con la complessità rappresentata dalla volontà di sistemazione di vari ambienti urbani tra loro eterogenei, del contesto esistente (peraltro posti in una posizione centrale, rappresentativa e dunque nevralgica del Comune di Ceriano Laghetto), questo progetto rappresenta un’opportunità per trasgredire un atteggiamento monovalente di intendere un recupero urbano. Si è colta l’occasione per sperimentare la possibilità di progettare non una semplice struttura di relazioni geometriche tra le varie parti preesistenti, né una fredda e sterile zonizzazione, si è colta l’occasione per progettare la CULTURA URBANA. L’intervento si propone di creare un unico sistema urbano piazza/parco/municipio, secondo la logica della sovrapposizione, attraverso quattro ordini di tipologie di intervento:
I materiali usati sono: il legno come elemento caratterizzante della città verde; i materiali lapidei (porfido e pietra piasentina) come testimonianza della tradizione e della forza della storia; i pannelli di acciaio corten e materiali metallici come spinta verso il futuro.
Il progetto si pone nei confronti delle preesistenze nella maniera meno intrusiva possibile: condizione necessaria per questo presupposto è usare al massimo le potenzialità del luogo. Dunque non ci si è limitati ad un semplice rispetto delle preesistenze ma, utilizzandole come punti progettuali, si è sempre cercato di intraprendere la strada della valorizzazione. Da via Mazzini, lungo la piazza Diaz, fin dentro la corte del Municipio, davanti al suo fronte verso il parco, fino a costeggiare il breve tratto di fiume. Lievi passaggi di forme, graduali variazioni di materiali.
valorizzazione piazza Diaz (da piazza-parcheggio a piazza-municipale): si è sentita la necessità di introdurre un limite fisico tra la zona lasciata a parcheggio (ritenuto strategico e dunque riproposto) e una zona esclusivamente pedonale, intesa come avamposto del parco urbano, come invito all’ingresso alla corte del municipio e come basamento per l’edificio di proprietà comunale ex scuola materna da riutilizzare;
valorizzazione parco comunale (da parco a “piazza verde”): così come i materiali propri del parco (legno) sono riproposti nella piazza Diaz così, in parte, i materiali lapidei di piazza Diaz penetrano nel parco creando percorsi semilastricati. Il parco, mantenendo tutte le sue peculiari caratteristiche, si avvicina alla vita urbana;
valorizzazione limite fluviale: ai bordi del parco, si crea un lungofiume con pavimentazione lignea, viene intercettata una linea preesistente di alberature che danno ombra, panchine. E’ lo spazio estremo deputato al relax;
rispetto di ogni essenza arborea: sulla parte opposta alla linea del fiume. Sono panchine con seduta lignea, strutture verticali finite con pannelli di acciaio corten, che piegano e si alzano per formare piani di appoggio, supporti verticali per pannelli informativi e illuminazione. Qui la gente si riposa, si informa, prende appunti, è seduta o sta in piedi, si incontra.
Località: Ceriano Laghetto (MB)
Anno: 2003
Valutazione: n.d.
Gruppo: A. Sabatino, L. Granarelli, F. Verrigni