L’intervento proposto, a carattere fortemente sperimentale,  rientra nel progetto La Casa Ecologica – Rete delle Cooperative per l’Abitare Sostenibile’, insieme di Cooperative di Abitazione che hanno come scopo principale la trasformazione delle attuali modalità insediative e costruttive verso un’edilizia ambientalmente e socialmente sostenibile. L’edificio bifamiliare, di cui si parlerà in seguito, è stato scelto come edificio tipo in rappresentanza degli otto fabbricati che compongono il complesso residenziale ecosostenibile, proposto dalla COCEA ABRUZZI quale progetto pilota per la promozione dell’edilizia sostenibile nel territorio di Montesilvano. A fronte dell’impegno assunto, in fase di progettazione si è tenuto conto di tutte le problematiche inerenti le risorse ambientali attraverso l’analisi del sito e del microclima locale definendo come obiettivo principale (in fase di funzionamento), la riduzione al minimo del bilancio energetico, assicurando un equilibrio costante tra la disponibilità delle risorse presenti e i fabbisogni.

In particolare, le modalità attraverso cui si è cercato di raggiungere questo obiettivo sono:

  • una progettazione pensata per far interagire gli edifici in modo energeticamente corretto con l’intorno ambientale, attraverso l’analisi dei venti, la morfologia del terreno, l’andamento solare e il microclima (architettura bioclimatica);
  • l’uso prevalente di materiali da costruzione naturali e non di sintesi chimica che, oltre a garantire la qualità e la tenuta nel tempo, assicurano maggiore salubrità agli ambienti interni;
  • l’uso di impianti di climatizzazione di tipo radiante a bassa temperatura che assicurano le migliori condizioni di benessere psico-fisico agli alloggi;
  • l’uso di caldaie a condensazione ad alto rendimento, per abbattere le emissioni di CO2 nell’atmosfera;
  • il ricorso e l’integrazione di fonti energetiche rinnovabili (solare termico e fotovoltaico);
  • il recupero ed il riutilizzo, attraverso impianti duali e serbatoi di accumulo, delle acque meteoriche e delle acque grigie;
  • lo smaltimento delle acque reflue attraverso la depurazione naturale (fitodepurazione);
  • lo studio accurato della messa a dimora delle essenze arboree a foglia caduca, per il controllo bioclimatico.

L’area oggetto dell’intervento è collocata fuori dal centro abitato, nella zona collinare, in prossimità della strada che collega Montesilvano Colli con Pescara Colli. La ripartizione della superficie in tre aree con caratteristiche morfologiche diverse, ha portato ad uno studio tipologico differente a seconda delle esigenze dettate dalla bioclimatica. La superficie oggetto dell’intervento (complesso residenziale), è distinta in tre aree; la più grande presenta una superficie pari a 5.237 mq, le altre hanno rispettivamente 2.565 mq e 1.357mq; la morfologia del terreno denota una certa acclività per le aree più piccole, per cui si è deciso di moderare l’impatto ambientale limitando l’intervento residenziale a monte. Sono state approntate tre tipologie tutte caratterizzate da :

  • un sistema strutturale in muratura portante, costituito da termolaterizi;
  • un blocco tecnologico in cui sono presenti i sistemi di collegamento verticale, i servizi, il locale caldaia e tutti i cavedi per gli impianti duali, le cassette e le sottostazioni per l’impianto di riscaldamento nonché il posizionamento dei collettori solari con annessi tubi di collegamento alla caldaia a condensazione;
  • una copertura curva ad arco policentrico pensato secondo la tecnica dei tetti ventilati.

Per quanto riguarda la composizione dei volumi e gli aspetti architettonici dell’intervento, tutte le tipologie nascono in relazione ad un variabile rapporto con la luce naturale con i venti e le stagioni; i volumi e gli aggetti sono studiati in rapporto con il sole e un accurato studio delle ombre portate, assicura un corretto soleggiamento ed ombreggiamento degli ambienti nelle diverse stagioni.

DESCRZIONE DEL FABBRICATO BIFAMILIARE

Il fabbricato nasce dall’aggregazione della Tipologia A il cui orientamento è stato fortemente influenzato dalle distanze, dalla morfologia del terreno, dalle esigenze panoramiche e dal sistema strutturale. È stata privilegiata la disposizione N/S con un angolo di 19° verso est: ciò ha permesso di avere un affaccio verso il mare (nord-est) e nel contempo di beneficiare dell’angolazione migliore per l’esposizione solare (sud-est). Tutto ciò è stato verificato attraverso software in grado di stimare con precisione l’analisi qualitativa dell’impatto solare; infatti le prime valutazioni sommarie sul contributo energetico solare sono state poi affinate tramite analisi dinamiche condotte nelle varie stagioni, in particolari e significativi orari della giornata solare (angoli verticali e azimuthali, assonometrie solari, analisi delle ombre portate); è stato quindi valutato necessario adottare atteggiamenti e dispositivi tesi a favorire l’ingresso solare all’edificio in certi periodi dell’anno (caratteristiche incidenze di altitudine e azimuthali) e a proteggersi dallo stesso accesso solare all’edificio in altri periodi dell’anno (estate).   A sud sono state collocate la zona giorno con un ampio balcone (migliori condizioni di esposizione ed illuminazione naturale) e il corpo scala che funge da serra per l’accumulo di calore nei periodi freddi, mentre nei periodi caldi il gradiente termico viene tenuto basso grazie agli alberi a foglia caduca, alle schermature opportunamente dimensionate e all’attivazione del camino di ventilazione.     Questo atteggiamento selettivo è stato messo in opera tramite aggetti e sporgenze che fungono da barriera alle incidenze “alte” del sole estivo, e permeabili alle incidenze più “basse” dei restanti mesi, determinando un grosso risparmio energetico in termini di riscaldamento e raffrescamento.

Riguardo la sistemazione del verde, per favorire il raffrescamento per evapotraspirazione, i giardini verranno sistemati con semina a prato irrigati da impianti a goccia interrati, e ,in accordo con l’art. 81 delle N.T.A comunali, è prevista la messa a dimora, opportunamente studiata, di essenze arbustive e di essenze arboree. Nello specifico, per favorire il controllo bioclimatico dei blocchi scala, è previsto la messa a dimora dei Fraxinus ornus, alberi a foglia caduca che consentono ai raggi solari di penetrare nella stagione invernale e di essere schermati durante la stagione estiva. Lungo le strade è prevista la messa a dimora delle Quercus pubescens, per l’ombreggiamento estivo, mentre nei giardini la presenza di Cercis siliquastrum che grazie alla pregevole fioritura conferiscono un gradevole aspetto all’intervento.   Per le piante di Olea europea presenti sull’area, si prevede l’espianto e la successiva rimessa a dimora.  È prevista un’illuminazione delle aree esterne destinate a giardino, attraverso lampioncini funzionanti ad energia solare con accumulatore incorporato.

Località: Montesilvano (PE)
Anno: 2005
Valutazione: 1° PREMIO
Gruppo: Studio Sabatino

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