L’intervento richiesto dal bando pone la riqualificazione ambientale e l’interazione di tre diversi ambiti (Piazza Vittoria, Magazzini Ex Ersa e Area verde) situati in prossimità del Castello e della Chiesa della Natività di Maria SS.,  in rapporto ai recenti interventi di riqualificazione di P.zza Umberto I, Piazza Santo Spirito e Vicolo Castello. L’analisi dei tre diversi ambiti con le preesistenze storiche, sotto tutela dell’UNESCO, ha delineato la necessità di rafforzare le connessioni con le aree già riqualificate e ha messo in luce la necessità di integrare, attraverso nuove direttrici, il rapporto con il tessuto urbano esistente oltre il centro storico.

L’IDEA PROGETTUALE – L’idea progettuale si è sviluppata attraverso una duplice valutazione ovvero:

  • dal punto di vista spaziale mediante lo studio di una griglia ordinatrice e unificatrice, che nei tre ambiti ha uniformato e definito la riqualificazione geometrica degli spazi destinati a piazza e ha ricercato il disegno degli antichi giardini Estensi, non come mera riproposizione storica, ma come una rilettura in chiave moderna, legata alle nuove esigenze del tempo in rapporto alle aree adiacenti.
  • dal punto di vista dinamico, attraverso la ricerca e la definizione di un asse principale, parallelo a via Biverare, che ha messo in relazione i tre ambiti e sul quale convergono due nuovi collegamenti ciclo-pedonali da via XXV Aprile e da Piazza Santo Spirito, oltre ad un asse verde principale che attraverso il parco connette via Biverare alla parte sud del paese.

PIAZZA VITTORIA – La riqualificazione dell’area conserva le funzioni di piazza del mercato comunale e parcheggio ma la ridefinizione spaziale studiata definisce una nuova tipologia distributiva: la griglia della pavimentazione cerca di stabilire un ordine all’uso caotico attuale, attraverso l’inserimento di alberature ortogonali al prospetto principale che non schermano la visuale degli edifici (dal futuro restauro) prospettanti sulla piazza, e definiscono al contempo cinque aree destinate al mercato con accessi da Viale Roma. In questo modo anche in occasioni di fiere e altre manifestazioni, il nuovo prospetto restaurato sarà sempre visibile per chi passa su viale Roma. Per quanto concerne i parcheggi, essi vengono ricavati su entrambi i lati di Viale Roma e nella zona antistante la sede del Comune creando una nuova rotatoria con fontana (il tema dell’acqua, visto il legame storico con il fiume, viene riproposto in tutti e tre gli ambiti di intervento). Lo schema è concepito per tenere le auto fuori dalla piazza ed incentivare l’utilizzo dei nuovi parcheggi a ridosso del parco sfruttando le nuove connessioni di accesso. Il recupero filologico dei prospetti si attuerà attraverso una serie di interventi tesi a uniformare la facciata con la valenza storico-ambientale che caratterizza il centro.

GLI EX MAGAZZINI ERSA E LA PIAZZA – Il processo di riqualificazione attraverso il recupero e la riconversione di questa area si è attuato nel rispetto degli elementi storico-architettonici che caratterizzano gli ex magazzini mediante la conservazione e il restauro degli edifici esistenti e la ricerca funzionale più adatta in linea con le richieste del bando. L’analisi e la conformazione architettonica dei diversi blocchi ha suggerito, quasi naturalmente, le nuove funzioni da accogliere in relazione alla loro forma, posizione e connessione con lo spazio piazza. L’intervento è stato improntato sul recupero conservativo dei manufatti esistenti, senza stravolgerne l’identità ma piuttosto valorizzandola con il restauro e lo studio di infissi riquadrati che con la loro forma ben si prestano a sottolineare l’aspetto industriale dei manufatti. La conformazione architettonica del blocco nord, caratterizzata da sei moduli in successione, ben si adatta alla funzione di mercato coperto; al suo interno un percorso parallelo al blocco e scandito dalle grandi aperture, oltre a permettere l’accesso ai diversi stands, consente a questi ultimi di affacciarsi direttamente sulla piazza e sulla connessione principale che porta al parco; nello spazio centrale interno è stato ricavato un blocco per i servizi igienici mentre un nuovo collegamento con piazza Santo Spirito ne accentua la funzione sociale e commerciale. Di notte o nei periodi in cui la struttura non è in funzione vi è la possibilità, chiudendo le grandi aperture e i cancelli interni che dividono il mercato in due ali, di lasciare il collegamento con Piazza Santo Spirito e l’utilizzo dei servizi alla collettività. Una nuova connessione della piazza è stata creata nel blocco di manufatti lungo via XXV Aprile in corrispondenza con via Migliorini; questo passaggio coperto consente l’accesso al B&B e da esso diparte un portico, una sorta di piccola galleria commerciale, sulla quale si affacciano negozi e botteghe artigianali (con accesso secondario dal parcheggio). Il portico, scandito dalle aperture dei vecchi portoni, nasce quale invito a chi proviene dalla zona residenziale diretto verso la piazza o il Comune. Il progetto della nuova piazza, in linea con la volontà di ricreare una valenza spaziale storica con gli interventi già effettuati, attraverso il disegno della pavimentazione, ha suddiviso lo spazio in quadranti inserendo nel centro una fontana a pavimento; tuttavia le fasce alberate con le panchine disposte a “salottino”, gli specchi d’acqua, la posizione dei punti luce, conferiscono una dinamicità che dal B&B si proietta verso la connessione principale, il mercato coperto e Piazza Santo Spirito. In questo modo si vengono a creare due grandi spazi aperti paralleli ricompresi tra le alberature e pensati per accogliere eventi fieristici e manifestazioni varie. La sensazione è quella di ritrovarsi in una piazzetta intima e raccolta caratterizzata dall’ombra degli alberi e dal refrigerio dell’acqua.

La connessione principale che da Vicolo Castello porta al nuovo parco attraverso i due cancelli ( lasciati a testimonianza storica) prevede un disegno caratterizzato da una fascia centrale più larga sottolineata dalla presenza di grandi vasi messi in corrispondenza dell’intersezione con il prospetto del mercato coperto e dalla presenza di fasce di siepi che schermano le chiavi porta-bici. I materiali utilizzati per la pavimentazione in tutti e tre gli ambiti, sono gli stessi impiegati per gli interventi già attuati ma con la volontà di usare ciottoli e ghiaia di fiume per caratterizzare i percorsi principali (richiamo al tema dell’acqua e al rapporto che il comune di Mesola ha sempre avuto con il fiume PO); il porfido viene utilizzato per le aree ad uso misto mentre la trachite grigia per la suddivisione della pavimentazione. Per quanto concerne gli elementi di arredo urbano (porta bici, panchine, griglie salva piante) si è utilizzato l’acciaio corten che ben si presta al tipo di intervento. Il manufatto più alto, nel rispetto degli elementi storico-architettonici significativi che caratterizzano la facciata su via XXV aprile, è stato destinato a B&B; una struttura in acciaio, in linea con lo stile industriale, senza appoggiarsi all’esistente crea un nuovo piano destinato alle camere (11 in totale) e uno spazio a doppia altezza in corrispondenza della reception. Le camere affacciano tutte sulla nuova piazza mentre la distribuzione avviene con un percorso sospeso per non modificare il prospetto su via XXV Aprile. I tagli sulla parete nord, operati per portare luce nelle camere, nella zona bar e ristoro a piano terra, così come i materiali e la forma degli infissi sono pensati per enfatizzare l’intervento di recupero industriale.

Perseguendo la logica della funzione in relazione alla morfologia dell’esistente, si è scelto di destinare i due manufatti prospettanti la piazza, caratterizzati dalle grandi arcate in mattoni e dalle grandi vetrate di affaccio, ad attività di ristorazione (est) e a centro sociale (ovest). La conformazione a corte di quest’ultimo ha suggerito di proteggere la parte centrale con una copertura vetrata per una completa fruizione nei periodi invernali del centro, mentre nei periodi estivi vi è la possibilità di aprire parte della copertura per favorire la ventilazione naturale ed evitare l’effetto serra. Intorno alla corte coperta si distribuiscono varie funzioni che vanno dalla ludoteca per bambini, a piccoli spazi espositivi, a una sala conferenze multiuso e spazi per anziani. La scelta del ristorante non è casuale in quanto oltre alla valenza architettonica della sala caratterizzata da capriate in legno e grandi vetrate che affacciano sulla piazza con possibilità di apertura per la fruizione estiva, ha una posizione attigua al nuovo parcheggio per facilitare l’approvvigionamento delle forniture e lo stoccaggio dei rifiuti. In questo modo l’inserimento diventa soft e la pluralità di funzioni diverse (ricettive, commerciali, artigianali e di servizio) dialogano in modo equilibrato con la struttura della nuova piazza che si espande entrando con la propria pavimentazione all’interno degli stessi edifici a formare un tutt’uno con il mercato coperto, il centro sociale e il ristorante.

IL NUOVO PARCO URBANO – Il progetto del parco, come già anticipato, trae ispirazione dagli antichi orti-giardini; la sua rilettura in chiave moderna genera una maglia ortogonale allungata, accentuata dalla presenza di filari alberati sempreverdi, che si protende verso via Biverare e il nuovo asse di connessione che porta alla piazza. La griglia, generata dalla sovrapposizione tra i percorsi verdi principali e secondari, definisce una serie di spazi lineari che, in rapporto alle richieste del bando, vengono caratterizzate in maniera diversa: aree giochi per bambini, campi da bocce, specchi d’acqua, aiuole botaniche e centro servizi. Tale configurazione ha un assetto dinamico in quanto permette di modificare nel tempo la destinazione delle diverse aree per adattarle a nuove esigenze sopravvenute. L’impressione, per chi fruisce del nuovo parco, è quella di essere immerso in un quadro astratto e mutevole che, con i suoi colori, racconta il cambio delle stagioni, lo scorrere del tempo attraverso i continui cambiamenti naturali. A fare da contrappunto alla variabilità stagionale abbiamo l’imponenza degli alberi sempreverdi che segnano i percorsi principali e che provvedono a generare ombra nelle giornata più calde dell’estate e a schermare dai venti freddi in inverno. Le piante sono disposte per gruppi che formano habitat adatti al futuro naturale sviluppo della vegetazione, facilitandone nel tempo la coltivazione e riducendone di conseguenza gli oneri di gestione e manutenzione. Si tratta inoltre di piante rustiche e poco esigenti in termini irrigui. Le aiuole botaniche formeranno una ricca palette di colori, per le fioriture variopinte e per i diversi toni di verde del fogliame.

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